audioguida a cura di Erikah Piussi 3ATT
Il 5 dicembre all’imbrunire...
Il rito è un’allegoria dell’eterna lotta tra bene e male.
I Krampus (rappresentazione del diavolo) appaiono come misteriosi spiriti silvestri, ricoperti di pelli o pellicce, con volti sormontati da alte corna.
Essi sono muniti di campanacci e catene che preannunciano il loro arrivo e accompagnando San Nicolò, passano per la via centrale del paese muniti di fiaccole accese e fasci di verghe.
A Tarvisio in particolare, arrivati in piazza, i Krampus si scatenano rincorrendo i ragazzi e talvolta gli adulti per frustarli, farli inginocchiare e recitarepreghiere (il rito si svolge in tutte le frazioni di Tarvisio).
La sera del 5 dicembre i bambini attendono con gioia e timore l’arrivo di San Nicolò e dei Krampus nelle proprie case.
San Nicolò porta con sé un grande libro misterioso, nel quale sono scritte le buone azioni e le “malefatte” di tutti i bambini che quella sera riceveranno la sua visita.
Dopo essere stati elogiati o rimproverati dal Santo, i bambini ricevono da lui un dono che, nei tempi passati era costituito da arance e mandarini, qualche dolcetto e frutta secca mentre quelli più birichini un pezzo di carbone dolce.
Per tutti ci sono i krampus di pane dolce, inventati negli anni ‘20 dallo storico panettiere tarvisiano Alfredo Svetina, dell’omonimo panificio tuttora esistente.