Alessandro Miserini ci guida in una visita insolita, tra gli edifici storici “Stückl” del sito industriale di Fusine.
Le Acciaierie Weissenfels hanno radici lontane: sono datati 1540 i primi documenti sull’esistenza di una vecchia fucina con maglio ad acqua di proprietà dei Conti Cilli. A Fusine prima si fabbricano attrezzi per contadini e boscaioli, diventando un punto di riferimento per tutta la Valcanale. Dopo un periodo di declino, la ripresa verso la fine del 1800. Alle fucine viene abbinata una fonderia di acciaio per la fabbricazione di lime e poi avanza la produzione di catene con le maglie saldate. In quel periodo cominciano a farsi conoscere le catene made in Weissenfels. Anno significativo il 1894: viene attivata la prima centrale idroelettrica dalla potenza di 40 kVa che consentirà l’impiego di macchine semiautomatiche brevettate Weissenfels su licenza americana. Nel 1897 la ditta Coeppinger e Co si trasforma in società per azioni “Acciaierie Weissenfels” e dà inizio alla costruzione delle catene con il sistema della saldatura elettrica su saldatrici semiautomatiche, ma le grandi catene per navi continuano a essere saldate a fusione a mano da maestri della forgia. La fama delle catene Weissenfels si diffonde in tutto il mondo, complice anche l’elegio dell’Imperatore Francesco Giuseppe nel 1908. Con l’annessione all’Italia e l’arrivo della famiglia Segre le catene Weissenfels si fanno conoscere nei 5 continenti: con il cavaliere Melzi l’azienda occuperà l’80% della produzione nazionale.
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Ritrovo: Piazzale adiacente le acciaierie lungo la strada verso i Laghi di Fusine
Durata: 1 ora circa
Numero massimo di partecipanti: 50 persone
Consigli: Abbigliamento comodo, giacca per la pioggia, acqua
L’evento potrebbe essere posticipato in caso di pioggia o maltempo
Prenotazione obbligatoria tramite il sito Radici a partire dal 1 luglio